giovedì 24 ottobre 2013

Sui luoghi del Cammino: GUARCINO e VICO NEL LAZIO

Cari amici,

Tappa 12
E proseguendo lungo il nostro viaggio virtuale sui luoghi del Cammino, oggi ripartiremo da Trevi nel Lazio alla volta di Guarcino e Vico nel Lazio. Ci troviamo sulla Tappa 12, una splendida tappa di montagna, in cui si passa dai monti Simbruini agli Ernici, ripercorrendo un'antica strada romana, verso la cui sommità, in mezzo a un magnifico ed estesissimo bosco, incontriamo un arco: l'arco di Trevi, appunto, un antica dogana romana posta sulla strada per Treba Augusta. Trovare questo antico manufatto dove meno ce l'aspetteremmo, è un'autentica, piacevolissima, sorpresa. Dopo una lunga discesa in mezzo a boschi, raggiungiamo Guarcino. Il paese si trova in un'eccezionale posizione, ai piedi di imponenti montagne, e perciò l'acqua che scaturisce dalle sue numerose fontane è eccezionale, si dice che abbia proprietà curative: e di fatto l'acqua di Guarcino è anche imbottigliata e commercializzata.
L'Arco di Trevi
L’isolamento e la bellezza selvaggia dei luoghi attrasse fin qui molti eremiti, tanto che la tradizione vuole, molto verosimilmente, che Benedetto sia passato proprio di qui, nel suo viaggio da Subiaco a Montecassino, fondando vari monasteri, tra cui quello di San Luca. Specialità del paese imperdibili, sono gli ottimi “amaretti” di Guarcino: dolcetti in pasta di
mandorle, la cui ricetta si narra essere stata donata alla popolazione da un monaco, riconoscente per la squisita ospitalità ricevuta. Squisita, sì: in ogni senso! Un bel sentiero, da Guarcino ci condurrà a Vico nel Lazio, un'incredibile, piccola "Carcassonne" ciociara!
Guarcino
Le viuzze sono un'esplosione di portali,
bifore, archi e loggette. Molto interessanti sono la Collegiata di San Michele arcangelo, dell’XI secolo, che custodisce al suo interno una croce in legno e madreperla proveniente da Gerusalemme; e la chiesa di Santa Maria, con campanile a vela, cripta di epoca romana e affreschi del XIII secolo; notevole anche il medievale Palazzo del Governatore, che per lungo periodo fu una residenza estiva della nobile famiglia romana dei Colonna.

A presto con Collepardo e la Certosa di Trisulti!



GUARCINO E VICO NEL LAZIO sono raggiunti dalla tappa 12 del Cammino di San Benedetto. Per approfondire: Il Cammino di San Benedetto - la guida

In ricordo di San Benedetto - Guarcino
Le imponenti mura di Vico



venerdì 18 ottobre 2013

BENVENUTA SECONDA EDIZIONE! Sui luoghi del Cammino: TREVI NEL LAZIO

Cari amici,

Da oggi è finalmente disponibile in tutte le librerie la seconda edizione aggiornata della guida Il Cammino di San Benedetto! Vediamo le novità. Innanzitutto, sulla base delle vostre preziose indicazioni, sono state riviste e migliorate le descrizioni dei percorsi, e in questo compito ho cercato di essere il più preciso possibile. Sono state inoltre ampliate grandemente le possibilità di alloggio; e nell'introdurre nuove strutture, ho curato di visionarle personalmente, sincerandomi che, oltre ad essere idonee (il livello è generalmente molto buono!), i gestori fossero in linea con la filosofia del Cammino. Dunque prezzi riservati ai pellegrini e trasparenti, indicati in guida; insieme all'impegno da parte delle strutture a mantenerli invariati almeno fino alla prossima estate. Molte delle persone che vi ospitano sono inoltre "amici del Cammino": persone di buona volontà in loco che prestano una preziosissima opera volontaria a favore del Cammino, con attività che spaziano dalla segnatura dei sentieri, all'accompagnare i pellegrini in visite guidate del proprio paese e dintorni; all'individuazione di possibili migliorie del Cammino; fino ad attività più originali, perfino...portarli a fare un giro in barca sul lago! Ormai gli "amici del Cammino" sono quasi su ogni tappa: li ho indicati tutti nella nuova edizione, affinchè possiate in tutta tranquillità rivolgervi a loro in caso di necessità. E' anche un modo per vivere  "da dentro" il Cammino: quale migliore modo infatti che stabilire relazioni con persone che dedicano le loro energie e il tempo libero a questo progetto? Questo è il Cammino della Seconda edizione: un Cammino capace di coinvolgere sempre più persone; un Cammino ormai capace di "camminare" sempre più con le proprie gambe! Anche per questa edizione, conto sul vostro prezioso feedback per tenere la guida sempre aggiornata. 

E riprendiamo la gradita rubrica "Sui luoghi del Cammino", da dove l'avevamo lasciata: alla tappa 11, da Subiaco a Trevi Nel Lazio. Scendendo da Santa Scolastica, s'imbocca una valle con caratteristiche assolutamente uniche: non a caso è chiamata "Valle Santa". Qui il fiume Aniene, scendendo dai "magici" Monti Simbruini, s'insinua in una verde e freschissima valle, una sorta di gola, stretta com'è tra due alte pareti rocciose, contornate da una vegetazione esuberante. In questo tratto il fiume è bellissimo, e in parecchi punti è possibile scendere al fiume per rinfrescarsi: in ogni senso! Pare che la temperatura dell'Aniene, scendendo dai Monti Simbruini, sia a una temperatura più o meno costante intorno ai 6°C, ciò che ne fa uno dei fiumi più freddi d'Italia (è alla stessa temperatura della Dora Baltea, che scende dal Monte Bianco!) E l'acqua è pulitissima, una vera gioia da vedersi...e quanta frescura vi si trova in piena estate, in quella magnifica gola! Tutto è bellezza, si comprende facilmente perchè l'abbiano chiamata in quel modo (per inciso, è altamente probabile che San Benedetto l'abbia percorsa, nel suo viaggio da Subiaco a Montecassino: a Trevi vi era sede vescovile, e Treba Augusta era ottimamente collegata da un sistema di strade). Nella guida descrivo dettagliatamente quello che troviamo in questo tratto: oltre alla natura magnifica, vi sono importanti resti romani. Dove termina la sterrata che attraversa tutta la Valle Santa, a Comunacque, troviamo infatti un'area archeologica corrispondente al luogo di captazione dell'Anio Novus (Aniene Nuovo), che fu il più importante degli acquedotti romani.

Vi è anche una piccola cascata, molto suggestiva. Ora quest'area è attraversata interamente dal Cammino di San Benedetto: il percorso, che permette di tagliare un pezzo di strada asfaltata, visitare la cascata e l'area archeologica, è stato interamente ripulito e reso accessibile grazie all'impegno di Vincenzo, assessore al turismo/cultura del comune di Trevi, e di alcuni suoi ottimi amici, che hanno anche provveduto a realizzare dei cartelli segnaletici che hanno posizionato là dove necessario. Trevi ha dato un'ottimo esempio di cosa significhi, concretamente, darsi da fare per il Cammino: un esempio da seguire. Dopo una salita intermedia, il tratto finale costeggia nuovamente l'Aniene: a Trevi entriamo per un'antica via, cui il Cammino può ridare nuova vita.

Trevi nel Lazio: un piccolo paese dalla grandissima storia! Il paesino sorge su di un colle intorno all’antica rocca innalzata dai Caetani a guardia dell’alta valle dell’Aniene. Fin da epoche remote questa terra fu abitata dagli equi, una popolazione italica che venne sottomessa dai romani, i quali fecero di Treba Augusta una
colonia posta sotto la diretta giurisdizione imperiale. Pertanto, le testimonianze romane si sprecano! Ma vi è altro. In paese, sono assolutamente degni di nota l’oratorio di San Pietro Eremita, con un pregevole gruppo marmoreo di scuola berniniana; e la collegiata di Santa Maria Assunta, del XV secolo, in stile barocco con un monumentale organo del 1634. La cripta della collegiata custodisce poi le spoglie di San Pietro Eremita (e molto ci sarebbe da dire su questo santo poco conosciuto ma veneratissimo dai Trebani...e non solo!); mentre nel castello Caetani, alla sommità del paese, soggiornò nientemeno che quel Benedetto Caetani che passerà alla storia come Papa Bonifacio VIII.

Basta poi guardarsi intorno per rimanere stupiti dall'incanto del luogo: qui i Monti Simbruini raggiungono il massimo dello splendore, e sarebbe davvero molto bello, avendo qualche giorno in più a disposizione, concedersi qualche magnifica camminata verso cime che toccano i 2.000 metri. Nella nuova edizione, propongo un facile trekking sui Simbruini per raggiungere il Santuario della SS.ma Trinità di Vallepietra (andata e ritorno in giornata da Subiaco; oppure in 2 giorni se dalla SS.ma Trinità si prosegue fino a Trevi, con pernottamento a Vallepietra: in questo caso il trekking diventerebbe alternativo alla tappa 11).

Insomma, il Cammino sta aprendo nuove possibilità, per essere ancora più coinvolgente e per conoscere più nel profondo la bellezza di questa, straordinaria Italia minore ("minore" solamente perchè meno conosciuta!!!)


A presto amici, e buon Cammino a chi sta ancora partendo!



giovedì 10 ottobre 2013

Sempre più...Popolo in Cammino!

Carissimi amici,

Dopo la lunga pausa estiva, riecco il blog! Era ora...direte!!!
Avete perfettamente ragione, chiedo scusa per la lunga latitanza...ma sappiate che, mentre non scrivevo, stavo comunque "lavorando per voi" in altro modo. Ed eccoci qua: ben ritrovati a tutti!

Credo che il blog possa essere un magnifico strumento informativo e di approfondimento: così le riflessioni e gli approfondimenti sulla Regola Benedettina, insieme alla serie "Sui luoghi del Cammino" (che presto riprenderà da dove l'abbiamo "lasciata", a Subiaco) hanno riscosso parecchio interesse, nè sarebbe stato possibile pubblicare lo stesso su un sito o su un social network. L'unico limite di questo strumento, a mio parere, è quello di essere poco dialogico: molto raramente sono arrivati commenti, riflessioni, proposte sul blog (che invece sono arrivate, eccome, per e-mail).

Poichè credo molto nell'importanza di un confronto e scambio d'informazioni in tempo reale tra i pellegrini, ho creato un gruppo aperto su Facebook, cui invito caldamente tutti coloro che non l'abbiano già fatto a iscriversi: Gruppo Facebook Ciò va ad integrare perfettamente il blog.

Dopo questa premessa, facciamo un po' il punto della situazione del Cammino.
Occorre innanzitutto dire che l'estate è andata ben oltre le migliori aspettative. Se la scorsa estate è stata, per così dire, un "banco di prova", in cui pochi "temerari" hanno accolto con fiducia quella che poteva anche sembrare una sfida, già a partire da Marzo di quest'anno l'afflusso dei pellegrini è stato in continuo aumento, toccando il vertice durante i mesi di Luglio e Agosto, ma ancora vi sono pellegrini sul Cammino. Si tratta di un "piccolo popolo" (si stima che ad oggi siano transitati almeno un migliaio di pellegrini), che aumenta di giorno in giorno grazie a un passaparola formidabile e a un'accoglienza in loco a dir poco calorosa.
Non c'è ormai luogo lungo il Cammino in cui non si sappia riconoscere un pellegrino. Uomini e donne di ogni età (finora dagli 8 agli 84 anni); a volte da soli, altre in compagnia; a piedi, in bicicletta, a cavallo; con cani, e perfino somarelli al seguito. Gli abitanti dei luoghi attraversati si sono affezionati al Cammino e ai pellegrini: e succedono cose che mai ti saresti aspettato, cose che fanno bene alla salute di corpo e spirito.


Citerò soltanto alcuni esempi tra i tanti, che si aggiungono ai numerosi esempi virtuosi di persone che si stanno dando da fare per il Cammino. Un paio di mesi fa ho ricevuto una telefonata da una simpatica signora di Castel di Tora, Rita, che mi dice: "vedo passare tanti pellegrini...vorrei fare qualcosa per loro. Vivo sola, ho una stanza libera in casa mia. E' possibile ospitarne qualcuno? Mi farebbe tanto piacere". Caspita come no??? Così l'ho segnalata nella pagina "aggiornamenti" del sito. Dopo qualche tempo, mi ha richiamato tutta emozionata per dirmi: "questa notte ho ospitato i primi pellegrini...è stata un'esperienza bellissima". E che dire di Fabio, che avendo delle barche sul lago del Turano, si è messo a disposizione dei pellegrini per portarli a fare il giro del lago, e traghettarli fino a Castel di Tora? Tutto questo è fatto gratuitamente. In un mondo in cui nessuno fa niente per niente, credo che ciò abbia quasi del miracoloso. Forse, davvero, il Cammino sa compiere miracoli...

E veniamo a questo "Popolo in Cammino". Eterogeneo per provenienza geografica, vi sono rappresentate quasi tutte le Regioni d’Italia; e la componente straniera è in forte crescita. Lo sarà ancora di più a partire dalla prossima primavera, quando la guida, giunta alla seconda edizione italiana, verrà pubblicata anche in tedesco, accogliendo le richieste dei pellegrini, sempre più numerosi, provenienti da Austria, Germania e altri paesi di lingua e cultura germanica. Credo sia un fatto molto importante: questo Cammino può dare una piccola ma importantissima lezione di fratellanza! Europei che si trovano a camminare fianco a fianco per rendere omaggio al Patrono dell'Europa, dove nel riconoscersi nel comune nome “pellegrini”, scompare qualsiasi divisione nazionalistica, imponendosi su tutti l’unità. Il saluto con cui ci accoglie la meta, “Pax” non è un eufemismo: camminare è un atto profondamente pacifico. E rivoluzionario: in un mondo che tutto divora e prontamente butta via, il camminare ristabilisce il giusto peso delle cose. Il nulla che portiamo nello zaino stride con il troppo che appesantisce la vita. La musica ritmata dei passi s’impone sul tic-tac dell’orologio. Il Cammino alleggerisce e libera da tante, troppe schiavitù.

Sul Cammino c'è ancora tanto da fare, e già si sta facendo. I chilometri su asfalto, per quanto si tratti sempre di strade a bassissimo traffico, potranno essere ridotti grazie alla ripulitura di vecchi sentieri, o all’introduzione di varianti (come la nuova Arpino-Roccasecca di cui questa Domenica si terrà la Camminata inaugurale); mentre sarà cura degli “amici del Cammino”, un numero crescente di volontari in loco, provvedere a mantenere il Cammino segnato e ben percorribile. Nella seconda edizione, dovunque siano presenti, ho provveduto a segnalare gli “amici del Cammino”: affidatevi a loro in tutta fiducia. da veri "esperti della tappa", potranno fornirvi preziose informazioni e assistenza in caso di necessità. Non solo: conoscerete anche persone disponibilissime con le quali sarà immediato entrare in relazione...e quante amicizie si sono create e stanno nascendo grazie al Cammino!

Alla luce dei fatti, non posso che constatare che tutto quanto è stato seminato sta dando abbondanti frutti. Di questo desidero ringraziare tutti gli amici che hanno voluto condividere questo sogno. E ringrazio tutti voi pellegrini. Il vostro calore, l’entusiasmo, l’incessante incoraggiamento, mi spingono a continuare a spendermi per questo Cammino; sempre meno da solo, sempre più insieme agli amici del Cammino. Vi saluto affettuosamente.

Ricordo gli "eventi pellegrini" della settimana: Domenica 13 Ottobre, in occasione della giornata del Camminare si è organizzata una camminata di gruppo lungo la nuova tappa 15 del Cammino di San Benedetto: Camminata 13 Ottobre
Martedì 15 Ottobre, presentazione del Cammino di San Benedetto a Bologna, presso la sede di Trekking Italia: Trekking Italia 15 Ottobre