sabato 23 febbraio 2013

Lo spazio interiore: il silenzio

A partire da questo post, presenterò alcuni temi di riflessione sull'interiorità che Anselm Grun, il noto monaco benedettino, ha raccolto nel corso degli anni. Lo spazio interiore: una dimensione che nel nostro mondo "produttivo" e frenetico, viene considerata sempre meno, da cui anzi spesso si rifugge. Spesso siamo determinati dalle attese degli altri, dalle scadenze, dalla pressione cui siamo sottoposti, e dall'incertezza. Eppure, se solo lo volessimo, potremmo, nella dispersione del nostro tempo, concentrarci su di noi per farci una cosa sola con noi stessi. Partiamo dal tema del silenzio.




Vi sono continuamente persone che soffrono del fatto di essere determinate da altri: esse non possono sviluppare la fiducia in se stesse, perché gli altri gliela sottraggono. Sono continuamente criticate dal collega di lavoro o dal capo; il vicino lunatico o la zia insoddisfatta le influenzano. Queste persone potrebbero trovare rimedio alla loro sofferenza chiedendo consiglio al luogo del silenzio che le abita. Immaginiamo che in quel luogo interiore nessuna forza abbia potere su di noi: ciò che il vicino pensa di noi non può raggiungere quel luogo. Ciò che gli altri dicono di noi, le loro critiche, il loro rifiuto, le loro pretese, le loro aspettative, tutto ciò non ha accesso a quel luogo. Nella sfera emozionale possiamo essere sensibili e venire toccati dalla critica altrui. Ma dietro c'è questo luogo silenzioso, dove tutto ciò non può penetrare. Se immaginiamo questo, emerge allora un gran senso di libertà. In questo luogo del silenzio possiamo respirare a pieni polmoni: là non veniamo determinati da altri, neanche dalle nostre aspettative e dalle nostre scadenze. Anselm Grun racconta che un giorno lo venne a trovare una signora che era costantemente tormentata dalla sua direttrice. A cena, col marito, l'unico argomento possibile era diventato quello della direttrice impossibile, che le rendeva la vita un inferno. Alla richiesta di aiuto della signora, il monaco rispose: "Non farei l'onore alla mia direttrice di farmi disturbare da lei anche durante la cena. Non farla entrare in casa tua: lei non è così importante". Gran bella risposta. Anziché farci corrodere dall'ira, oppure esplodere per essa, dovremmo servircene per allontanarci da quelli che ci assorbono continuamente, per scaraventarli idealmente fuori di noi. Alcuni pensano che ciò non sia cristiano: cristiano sarebbe il perdono. Ma il perdono viene sempre dopo il senso di ira, non prima. Se chi ci ha ferito resta nel nostro cuore, il perdono è solo masochismo: ci auto-feriremmo con esso. Soltanto quando abbiamo preso le distanze, l'abbiamo allontanato da noi, possiamo perdonare veramente, sapendo che anche chi ci ha offeso è solo un bambino ferito. Allontanare l'altro da noi è solo il primo passo per distinguere lo spazio del silenzio che ci abita: in questo modo è possibile difendere questo luogo interiore da tutti quelli che vogliono entrarvi con la forza. Ma la difesa da sola non basta: nella meditazione occorre dare l'addio, interiormente, a tutto ciò che in genere ci assorbe, alle persone attorno alle quali ruotiamo, ai nostri pensieri e progetti. Dobbiamo fare completo silenzio e poi ascoltare attentamente dentro di noi e immaginare che in noi vi sia un mistero che ci supera. In altre parole, se ascolto dentro di me, non trovo solo la mia storia personale e i miei problemi. Al di sotto di questo livello c'è un luogo del silenzio, un luogo in cui Dio, il Mistero, vive in me. E là dove Dio, il mistero, vive in me, posso realmente essere a casa: là intuisco una profonda pace interiore. Se mi abbandono al luogo del silenzio in me, allora cresce il senso di libertà e fiducia. Non si tratta di una fiducia in se stessi messa in mostra, ma di una fiducia che scaturisce da una libertà interiore. Non combatto contro gli altri, ma gusto la libertà. C'è un luogo in me, sul quale nessuno ha potere, il luogo in cui Dio abita in me. Laddove Dio abita in me, vengo anche in contatto con il mio vero essere. Là sono completamente me stesso, la mia autostima cresce e io divento sempre più uno con me stesso. 

Per approfondire: Anselm Grun, "Lo spazio interiore", Queriniana, 2008


sabato 16 febbraio 2013

Il Cammino nell'intervista a una pellegrina...d.o.c: Seconda Parte

Pubblico la seconda parte dell'intervista ad Angela Seracchioli andata in onda su TelePadre Pio, riguardante il secondo Cammino di cui è ideatrice: Con le ali ai piedi. Un percorso di 500 km. da Poggio Bustone a Monte Sant'Angelo, prolungamento del Cammino di qui Passò Francesco, e che interseca il Cammino di San Benedetto alla quinta tappa. Un Cammino legato all'antica devozione all'arcangelo Michele, cui lo stesso Francesco d'Assisi era fortemente devoto. Dunque un Cammino al contempo Micaelico e Francescano, che dalla Valle Santa Reatina conduce fino alla grotta sul sacro monte del Gargano. Che non è fuori luogo definire "Monte Athos d'Italia". Un Cammino che ci accompagnerà lungo i sentieri della transumanza, i "tratturi". Alla ricerca dei valori di un Cammino: il sapersi affidare alla Provvidenza (le "Dio-incidenze" di cui parla Angela); la ricerca dell'essenzialità; la socialità; il ritrovare sè stessi. Questo e tanto altro è il Cammino.

 
Intervista ad Angela Seracchioli "Con le ali ai piedi"

A presto!

lunedì 11 febbraio 2013

Benedetto XVI annuncia le dimissioni


Il Papa Benedetto XVI ha annunciato nel corso del concistoro pubblico che si dimetterà dal 28 febbraio alle ore 20 e che i motivi delle dimissioni sono le "forze e l'età avanzata non più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero".
E' quanto si legge nel discorso tenuto questa mattina da Benedetto XVI nel corso del concistoro pubblico per la canonizzazione di alcuni beati. Il discorso è stato tenuto in latino. La sala stampa della Santa sede ha divulgato sia il testo latino sia la sua traduzione in italiano e altre lingue.
"Carissimi Fratelli, vi ho convocati a questo Concistoro non solo per le tre canonizzazioni, ma anche per comunicarvi una decisione di grande importanza per la vita della Chiesa. Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l'età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino".
"Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell'animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato. Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, a me affidato per mano dei Cardinali il 19 aprile 2005, in modo che, dal 28 febbraio 2013, alle ore 20,00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante e dovrà essere convocato, da coloro a cui compete, il Conclave per l'elezione del nuovo Sommo Pontefice".
"Carissimi Fratelli, vi ringrazio di vero cuore per tutto l'amore e il lavoro con cui avete portato con me il peso del mio ministero, e chiedo perdono per tutti i miei difetti. Ora, affidiamo la Santa Chiesa alla cura del suo Sommo Pastore, Nostro Signore Gesù Cristo, e imploriamo la sua santa Madre Maria, affinché assista con la sua bontà materna i Padri Cardinali nell'eleggere il nuovo Sommo Pontefice. Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio", ha detto il Papa.
L'annuncio del Papa

Cos'è il Cammino nell'intervista ad una pellegrina...d.o.c.!

Pubblico volentieri la prima parte di una bella intervista ad Angela Seracchioli andata in onda ieri su Tele Padre Pio. La cara Angela, parlandoci del Cammino Di qui Passò Francesco, di cui è ideatrice, sviscera molte delle idee-chiave che stanno alla base di un Cammino vissuto autenticamente: l'essenzialità, la ricerca, la conversione, la socialità, il cambio di vita...

Una bella testimonianza da chi ha fatto del Cammino e dell'accoglienza ai pellegrini una scelta di vita.


Appena disponibile, posterò la seconda parte dell'intervista.
A presto!

giovedì 7 febbraio 2013

GRAZIE MILANO!!!

Ieri, giornata milanese del Cammino di San Benedetto.

Milano mi ha accolto con una bella giornata di sole che ne faceva risaltare tutta la sua bellezza. Così, ne ho approfittato per lasciarmi trasportare dalla curiosità e dal fascino della città, dai mille motivi d'interesse, dallo straordinario che forse passa inosservato a chi ci vive. Quest'aria europea ed anche un po' internazionale...facce insolite, piccolo spaccato di mondo! Ah quant'è bello sedersi in un angolo di passeggio, semplicemente ad osservare...passare del tempo a guardare la gente in faccia...cercare di intuire i loro pensieri...immaginarsi i luoghi di origine, contemplare quel gran panorama umano e vederlo condensato in una sola città...Milano!


Ho colto anche l'occasione per visitare la bella mostra su Costantino (a palazzo Reale fino al 15 Marzo, poi si sposterà a Roma): molto interessante, oltre alla sezione dedicata alla Mediolanum capitale imperiale (sotto il centro storico c'è un'intera città romana!), tutta la parte che mostra il passaggio da un cristianesimo perseguitato, a religione di stato. Straordinaria la sala sul simbolismo cristiano; e quella dedicata ad Elena, madre di Costantino. Una mostra da non perdere; assolutamente consigliata la visita guidata. 

           

In serata, presentazione a Trekking Italia, che mi ha invitato a presentare il Cammino di San Benedetto in occasione del suo inserimento nella loro programmazione di viaggi di gruppo con accompagnatore. Dal 20 al 28 Aprile, partirà il primo gruppo che ne percorrerà il primo tratto, da Norcia a Subiaco. Per informazioni o per iscriversi: TrekItalia Cammino di San Benedetto



Presentazione partecipata, intervallata da numerose domande...alla fine, piacevolissima pizza con pellegrini ed aspiranti!!!



Il tutto, accompagnato dal calore dei pellegrini che non manca mai...che è anche la cosa più bella sul piano personale, ciò che mi spinge a continuare ad impegnarmi, e a fare di meglio e di più, per tutti loro. Con l'aiuto di amici, si può!





Un grande abbraccio a Milano, cui voglio dedicare questa magnifica canzone, e a tutti voi pellegrini, di qualsiasi provenienza!!! A presto, Simone

lunedì 4 febbraio 2013

PRESENTAZIONE DEL CAMMINO A MILANO! MERCOLEDI 6 FEBBRAIO

Cari amici di Milano e dintorni,

Tra quelli che hanno già percorso il Cammino, tra chi lo percorrerà a breve, o chi è interessato, siete davvero ormai in tanti i simpatizzanti milanesi! Bene, per tutti voi l'invito è a MILANO, questo
MERCOLEDI' 6 FEBBRAIO ALLE ORE 20 presso la SEDE DI TREKKING ITALIA in VIA SANTA CROCE 2: PRESENTAZIONE CAMMINO DI SAN BENEDETTO

Vedremo insieme com'è fatto e qual'è il senso del Cammino di San Benedetto; e sarò volentieri a disposizione per chiarimenti, curiosità e per progettare il vostro prossimo Cammino! La presenza dei pellegrini che lo hanno già percorso potrà inoltre essere un ulteriore e vivace motivo di scambio di impressioni. VI ASPETTO NUMEROSI!


Colgo l'occasione per darvi un assaggio dei luoghi del Cammino, attraverso il nuovo video dell'amico Massimo, che ringrazio per il bel montaggio: