mercoledì 29 agosto 2012

Un grande amico del Cammino!

Cari amici ed amiche,

Questo bel Cammino di San Benedetto è nato anche grazie all'appoggio di persone di buona volontà che si sono appassionate al progetto e, in diversi modi hanno speso le loro energie ed i loro talenti a favore del Cammino. Non basterebbero 10 blog per ringraziarli tutti a dovere; ma oggi credo sia proprio l'occasione giusta per ricordare Padre Angelo. E non soltanto perchè ieri era Sant'Agostino, e fino a ieri lui è stato il priore degli Agostiniani di Cascia. Ma perchè oggi Padre Angelo ha lasciato Cascia per trasferirsi presso gli agostiniani di Kosice, in Slovacchia, non si sa per quanto tempo.


Ma del resto, la sua permanenza a Cascia è stata una breve parentesi di quattro anni tra tantissimi anni in Slovacchia. Eppure, quante cose belle ha lasciato in quel magnifico lembo d'Umbria. Allora voglio raccontarvi in breve com'è nata la nostra amicizia. Nel corso delle tante "perlustrazioni" sui luoghi del Cammino, giusto due anni fa mi ritrovai a passare per Cascia, e non era la prima volta. Apprezzavo tutti quei magnifici paesi della Valnerina, così pittoreschi e carichi di storia e di spiritualità. Quasi ogni paese un santo, potremmo dire. Stavo cercando possibilità di alloggio per i pellegrini e giunsi proprio in cima al paese, dov'è la splendida chiesa di sant'Agostino che in pochi conoscono ma che meriterrebbe davvero la pena dell'impietosa salita anche solo per gli afrreschi dell'interno. 


Bussai alla casa dei novizi e mi aprì questo simpatico religioso. Non feci in tempo a dire "Sto cercando un Cammino da Cascia a Rieti"...che intervenne subito lui con un "io sto cercando un Cammino da Rieti a Cascia". "Beh", feci io "allora mettiamoci assieme". Fu un incontro provvidenziale. Quello che Padre Angelo desiderava realizzare era una "rosa" di sentieri che, da varie località dell'Umbria, del Lazio e dell'Abruzzo, convergessero sul santuario di Santa Rita a Cascia. Ed uno di questi "petali" di rosa (le rose sono il simbolo di santa Rita) sarebbe proprio stato quello proveniente dalla Valle Santa Reatina. 


Sperimentai l'idea del percorso che avevo individuato sulla base dello studio cartografico e delle immagini da satellite: da Cascia a Monteleone di Spoleto passando da Roccaporena; di lì il Cammino avrebbe proseguito per Leonessa attraversando tutto l'altopiano leonessano. Quindi l'attraversamento dei Monti Reatini su sentiero; l'arrivo a Poggio Bustone dall'alto del santuario di San Giacomo; infine la tappa per Rieti lungo un bel sentiero panoramico attraverso Cantalice e La Foresta (questo percorso resterà pressochè identico a quello definitivo).


Al ritorno gli inviai cartografia e bozze con le descrizioni dei percorsi. Ci ritrovammo a Cascia e da allora divenni di casa al monastero degli agostiniani. Ci demmo da fare per sensibilizzare i locali su questi Cammini, tra l'incredulità della gente e degli stessi, simpaticissimi, confratelli del monastero. Battemmo palmo a palmo i boschi della Valnerina, e a noi si unì il validissimo Roberto Agostini che poi curerà le descrizioni dei Sentieri di Rose. Quando il Cammino fu perfettamente chiaro ad entrambi, ci fu la fase del "pennello": la tracciatura dei sentieri. Poichè il cammino di San Benedetto sarebbe stato tracciato in giallo con una B innestata sulla croce, analogamente Padre Angelo e Roberto decisero che i Sentieri di Rose si sarebbero tracciati con una R innestata sulla croce. Ecco qua la spiegazione ai pellegrini che mi hanno chiesto come mai ci siano delle "R" fino a Rieti in direzione opposta al Cammino. Si tratta dello stesso percorso, da percorrere in senso inverso. 


Così nacquero questi due Cammini, che sono "fratelli" di sangue. Quanti passi sui Monti Reatini! Ricordo di quando prendemmo un acquazzone scendendo a Poggio Bustone, con la vernice che colava da tutte le parti. E di quando la buona gente della Valnerina, incontrando il loro priore, vernice e pennello in mano e la casacchina blu macchiata di giallo gli facevano, preoccupatissimi: "Padre A'...ma che state à fà?" 
Momenti simpatici e momenti spirituali. Fare buio lungo un sentiero con il rischio d'inciampare ad ogni passo senza smettere di recitare il rosario. Arrivare a cena distrutti, una doccia a letto e ripartire il giorno dopo. E senza mai sacrificare il suo ruolo di priore.  


Sullo sfondo, luoghi di bellezza primitiva e gente di una cordialità, semplicità e gentilezza straordinari. Cammin facendo, il nascere di una grande amicizia. Poi, la Provvidenza volle che si realizzasse la guida del Cammino di San Benedetto, mentre per i Sentieri di Rose Padre Angelo e Roberto pubblicarono il percorso in quattro tappe da Montefalco a Cascia, attraverso i magnifici scenari dei Monti Spoletini. 



Caro Padre Angelo, ti faccio i migliori auguri per la tua permanenza in Slovacchia: se la Provvidenza ti ha ricondotto là, di certo è perchè non tratteniamo il tuo bene solo per noi. I segni che hai lasciato sono ben visibili, in ogni senso (vedi foto)! Con affetto, Simone
Per informazioni sui sentieri di Rose, richiedere la guida o la credenziale: http://www.santaritadacascia.org/soggiorno/soggiorno-sentieri.php







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